PILLOLA DEL GIORNO DOPO: I GpV RICORRONO AL CONSIGLIO DI STATO

 

COMUNICATO STAMPA 24-2014
I Giuristi per la Vita hanno presentato appello al Consiglio di Stato conto l’ordinanza n. 2407 emessa in data 29 maggio 2014 dal T.A.R. Lazio, sez. III Quater, con cui è stata rigettata l’istanza cautelare nel ricorso avente per oggetto la modifica del bugiardino del farmaco “Norlevo”, la cosiddetta “pillola del giorno dopo”.
Com’è noto, il 17 dicembre 2012, l’A.I.F.A., Agenzia Italiana del Farmaco, ha modificato l’autorizzazione in commercio del predetto medicinale, escludendo tassativamente che lo stesso possa avere alcun effetto – ancorché potenziale – di carattere abortivo, privando in tal modo tutti gli operatori sanitari della possibilità di esercitare il diritto all’obiezione di coscienza.
Questa l’unica motivazione addotta dal T.A.R. Lazio nell’ordinanza impugnata davanti il Consiglio di Stato: «Non sussistono, sotto il profilo del fumus, i presupposti per l'accoglimento della proposta istanza cautelare avuto presente, in linea con quanto evidenziato dalle resistenti amministrazioni, che recenti studi hanno dimostrato che il farmaco ”Norlevo” non è causa di interruzione della gravidanza».
La parola, ora, passa ai Giudici di Palazzo Spada.

IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato 

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