IL DOTT. GILBERTO GOBBI ASSOLTO NEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE DAVANTI ALL'ORDINE DEGLI PSICOLOGI
- Dettagli
- Pubblicato Lunedì, 10 Dicembre 2018 01:07
COMUNICATO STAMPA
Dottor Gilberto Gobbi, 7 dicembre 2018
Lo psicologo Dott. Gilberto Gobbi di Verona, sottoposto a procedimento disciplinare avanti l’Ordine di Venezia per opinioni espresse sulle c.d. teorie “gender” nel corso di alcune conferenze tenute nell’anno 2015, difeso dai Giuristi per la Vita nella persona del collega avvocato Claudio Corradi di Verona, è stato completamente assolto dal Consiglio nella seduta svoltasi il 05.11 u.s. ed il procedimento conseguentemente archiviato, poiché “…nella Sua condotta professionale non sono stati ravvisati elementi sufficienti a configurare un’ipotesi di violazione del Codice Deontologico”.
Il segretario
Avv. Filippo Martini
Cliccare qui per scaricare il testo del comunicato
AZIONI LEGALI E IMPUGNAZIONE DEI “DECRETI CONTE” IN OCCASIONE DELL’EPIDEMIA DA “CORONAVIRUS”
- Dettagli
- Pubblicato Sabato, 02 Maggio 2020 15:04
COMUNICATO STAMPA DEL 28 APRILE 2020
AZIONI LEGALI E IMPUGNAZIONE DEI “DECRETI CONTE” IN OCCASIONE
DELL’EPIDEMIA DA “CORONAVIRUS”
Accogliamo con estremo favore l’iniziativa assunta da altri colleghi e gruppi associativi, tra cui in particolare spicca il Centro Studi Rosario Livatino, che stanno proponendo iniziative legali e impugnazioni al TAR avverso i Dpcm emanati dal governo Conte.
Come Giuristi per la Vita, condanniamo la estrema tardività degli interventi da parte del legislatore e, nel contempo, la grave illiceità del modus procedendi nel gestire la crisi dal punto di vista politico, normativo ed esecutivo.
Per questo valuteremo di intraprendere ogni più opportuna iniziativa, nelle sedi di legge, contro i Dpcm, così come sosterremo analoghe inizitive di altri soggetti, ponendoci in tal modo a disposizione di tutti coloro che ci hanno chiesto un intervento chiaro e netto.
Aiuteremo i sacerdoti che saranno e sono stati sanzionati mentre celebrano le Sante Messe aperte al pubblico, pur adottando idonee misure di sicurezza e distanziamento. Aiuteremo in questo i Vescovi che ce lo hanno chiesto, e tutti i cittadini e le famiglie, i padri di famiglia sanzionati nell’esercizio di diritti fondamentali della persona, gravemente ed illecitamente compromessi e ristretti da meri atti amministrativi monocratici (i dpcm del presidente Conte) senza alcun controllo da parte di leggi statali e quindi del parlamento.
I due decreti legge governativi, hanno solo genericamente descritto (in spregio all’art. 77 della Costituzione e alla legge 400/1988) i casi di possibili restrizioni delle libertà civili delegando ad una componente del potere esecutivo, il Presidente del Consiglio dei ministri, la titolarità di scelta dei tipi di misura da adottare (i “casi”) e il grado d’intensità (i “modi”).
RAPPORTO LUNACEK: COME HANNO VOTATO I PARLAMENTARI EUROPEI ITALIANI
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 06 Febbraio 2014 13:04
COMUNICATO STAMPA 8-2014
Un giorno nerissimo per il Parlamento europeo. Con 394 voti a favore, 176 contrari e 72 astensioni, il 4 febbraio 2014 quell’Assise ha approvato il cosiddetto rapporto Lunacek, atto che rappresenta l’ennesima grave ingerenza, in termini di libertà di opinione e di educazione, di un’Europa sempre più lontana dall’idem sentire dei popoli, e sempre più vicina all’ideologia egemonica delle élite.
Si tratta dell’ennesimo manifesto di propaganda omosessualista che ha consentito, tra l’altro, al Presidente dell’Arcigay di diramare un comunicato stampa il cui titolo non lascia dubbi di sorta: “L’Europa ci dà una road map, l’Italia risponda con provvedimenti concreti”.
Merita, infine, di essere segnalato il voto dei singoli parlamentari italiani. Si sono pronunciati a favore: Pino Arlacchi (PD), Francesca Barracciu (PD), Franco Bonanini (Non Iscritto), Salvatore Caronna (PD), Sergio Gaetano Cofferati (PD), Silvia Costa (PD), Francesco De Angelis (PD), Paolo De Castro (PD), Leonardo Domenici (PD), Herbert Dorfmann (SVP), Franco Frigo (PD), Roberto Gualtieri (PD), Guido Milana (PD), Barbara Matera (PDL), Pier Antonio Panzeri (PD), Aldo Praticiello (PDL), Mario Pirillo (PD), Gianni Pittella (PD), Vittorio Prodi (PD) Nicolò Rinaldi (Italia dei Valori), Licia Ronzulli (PDL), Patrizia Toia (PD), Giommaria Uggias (Italia dei Valori), Gianni Vattimo (M5S), Iva Zanicchi (PDL), Andrea Zanoni (PD).
I contrari sono stati Magdi Cristiano Allam (Io Amo l’Italia), Roberta Angelilli (PDL), Raffaele Baldassarre (PDL), Paolo Bartolozzi (PDL), Sergio Berlato (PDL), Fabrizio Bertot (PDL), Mara Bizzotto (Lega Nord),Mario Borghezio (Lega Nord), Antonio Cancian (PDL), Carlo Casini (UDC), Carlo Fidanza (Fratelli d’Italia), Elisabetta Gardini (PDL), Giuseppe Gargani (Unione di Centro), Lorenzo Fontana (Lega Nord), Giovanni La Via (PDL), Clemente Mastella (PDL), Erminia Mazzoni (PDL), Claudio Morganti (Ind.), Alfredo Pallone (PDL), Fiorello Provera (Lega Nord) Oreste Rossi (PDL), Matteo Salvini (Lega Nord), Giancarlo Scottà (Lega Nord), Marco Scurria (Fratelli d’Italia), Sergio Silvestris (PDL), Francesco Enrico Speroni (Lega Nord), Gino Trematerra (UDC).
Tre sono stati gli astenuti: Antonello Antinoro (UDC), Ciriaco De Mita (UDC), e Salvatore Iacolino (PDL).
Coloro che, invece, hanno optato per l’assenza – che di fatto si è tradotta in un voto favorevole – sono stati Alfredo Antoniozzi (PDL), Sonia Alfano (Italia dei Valori), Francesca Balzani (PD), Luigi Berlinguer (PD), Vito Bonsignore (UDC), Rita Borsellino (PD), Lara Comi (PDL), Andrea Cozzolino (PD), Susy De Martini (PDL), Vincenzo Iovine (UDC), Tiziano Motti (UDC), Cristiana Muscardini (Futuro e Libertà), Crescenzio Rivellini (PDL), Potito Salatto (PDL), Amalia Sartori (PDL), David-Maria Sassoli (PD), Salvatore Tatarella (Futuro e Libertà).
Dato che nella prossima primavera si svolgerà l’elezione del Parlamento europeo, il suindicato elenco potrà rivelarsi utile per tutti coloro che fossero ancora interessati a tale voto.
IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato
Cliccare qui per scaricare il testo del comunicato
FATTI DI CASALE MONFERRATO: LA RISPOSTA DEL VICE MINISTRO BUBBICO
- Dettagli
- Pubblicato Sabato, 08 Febbraio 2014 15:30
COMUNICATO STAMPA 7 - 2014
I Giuristi per la Vita prendono atto con preoccupazione che l’intolleranza della propaganda ideologica omosessualista «violenta e sopraffattoria» stia diventando un vero problema nel nostro Paese, al punto da «indurre ad una seria riflessione», come ha affermato il Vice Ministro dell'Interno Filippo Bubbico nella risposta resa il 16 gennaio 2013 ad un’interpellanza del senatore Carlo Giovanardi sui gravi fatti del convegno di Casale Monferrato, violentemente interrotto a causa di una becera gazzarra allestita da attivisti dei movimenti per i diritti dei gay, tra cui il coordinamento Torino Pride LGBT, il collettivo AlterEva e l’associazione Arcigay
Il Vice Ministro Bubbico in un passaggio della suo intervento di risposta al senatore Giovanardi, dopo avere precisato che «i fatti esposti nell'informativa dell’organo di polizia sono tuttora al vaglio dell'autorità giudiziaria», ha affermato che «l'episodio di Casale Monferrato deve comunque indurre ad una riflessione seria sui valori della tolleranza e sulla necessità che la diversità anche più aperta delle opinioni non divenga motivo di contrapposizione violenta e sopraffattoria».
I Giuristi per la Vita prendono atto della conseguente rassicurazione rilasciata dal Vice Ministro dell’Interno che «l’impegno delle forze dell’ordine è continuamente teso a garantire l’esercizio dei diritti fondamentali dei cittadini, costituzionalmente definiti, come il diritto di riunirsi pacificamente e di manifestare liberamente il proprio pensiero, nonché la salvaguardia – anche con le necessarie azioni di prevenzione – delle condizioni necessarie per una pacifica convivenza civile e politica».
Resta l’amara constatazione di quanto la libertà di opinione nel nostro Paese sia pericolosamente messa a rischio da una propaganda ideologica violenta e intollerante.
IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato
Cliccare qui per scaricare il testo del comunicato
ADOTTA UN SENATORE !
- Dettagli
- Pubblicato Giovedì, 30 Gennaio 2014 01:20
COMUNICATO STAMPA 6-2014
DA IMOLA PARTE LA CAMPAGNA NAZIONALE "WWW.ADOTTAUNSENATORE.IT"
Studiando a fondo i temi e i sotterfugi della legge contro l’omofobia in approvazione al Senato, in questi giorni, ci siamo resi conto che probabilmente, non solo il “popolo”, ma anche molti, moltissimi parlamentari, non hanno pienamente compreso, a fondo, quale passaggio e svolta storica comporterà l’approvazione di questo “abominio costituzionale”, paragonabile solo, forse, alle leggi di regime e ai reati d’opinione.
Nei giorni in cui l’avvocato Gianfranco Amato stava terminando il suo ultimo saggio, dal titolo Omofobia o Eterofobia? - Perché opporsi a una legge ingiusta e liberticida (Ed. Fede e Cultura, 2014), in una Chiesa di Imola un parroco veniva bersagliato da vili attacchi, anche giornalistici, volantinaggi, pestaggi morali, per avere commentato l'omosessualità secondo i precetti del Catechismo della Chiesa Cattolica (cfr. com. stampa Gpv 1/2014).
Da questo episodio è nata l'idea di organizzare in questa città un convegno del titolo “La legge contro l'omofobia: che cosa è, che cosa c'è in gioco”, svoltosi in data 22 gennaio 2014 che ha riscosso un notevole successo di pubblico e di consensi e che ha ispirato la campagna “adotta un senatore”. Questa campagna si prefigge di far conoscere, al più alto numero possibile di senatori della Repubblica, la contrarietà di ogni aderente all'approvazione del c.d. “progetto di legge Scalfarotto” contro l'omofobia, che sarà in discussione nei prossimi giorni al Senato.
Al tempo stesso, sarà inviata a ciascun Senatore - affinché abbia una chiara consapevolezza del significato e delle conseguenze del testo che sarà sottoposto al suo voto - una copia del
libro di Gianfranco Amato Omofobia o eterofobia, che analizza il progetto di legge, il contesto culturale in cui si colloca ed i pericoli per la libertà religiosa e di opinione che ne derivano.
Al volume sarà abbinata una lettera di accompagnamento, con le generalità dell'aderente.I senatori “da adottare” saranno scelti, a discrezione del comitato organizzatore, in base al numero di adesioni. Se il numero di adesioni supererà quello dei senatori della Repubblica, verranno “adottati” anche dei deputati e, se le adesioni supereranno anche questi, i fondi verranno destinati ad iniziative a difesa della famiglia naturale e della libertà di opinione.
Aderire è semplicissimo e lo si potrà fare:
1) direttamente, presso la sede del Nuovo Diario Messaggero ad Imola, in via Emilia, 77- 79, donando una somma pari al costo del libro, lasciando le proprie generalità ed indirizzo di posta elettronica;
2) accedendo al sito internet “www.adottaunsenatore.it” e seguendo le istruzioni ivi indicate;
3) tramite i più diffusi social networks (Facebook, Twitter, Linkedin …).
A ciascun aderente sarà comunicato il nominativo del senatore da lui adottato.
Cliccare qui per scaricare il testo del comunicato
FIRENZE-GRAVE EPISODIO DI INTOLLERANZA DEI CONSIGLIERI COMUNALI FILOGENDER
- Dettagli
- Pubblicato Martedì, 21 Gennaio 2014 13:59
COMUNICATO STAMPA 5-2014
I Giuristi per la Vita apprendono con vivo sconcerto la reazione dei consiglieri comunali di Firenze Andrea Vannucci (PD), Ornella De Zordo (lista civica perUnaltracittà) e Tommaso Grassi (SEL), rispetto alla tavola rotonda che si è svolta 19 gennaio 2014, presso la Sala de’ Dugento di Palazzo Vecchio, sul DDL Scalfarotto in tema di omofobia, alla quale è intervenuto, in qualità di relatore, anche il Presidente degli stessi Giuristi per la Vita, avv. Gianfranco Amato.
Allibisce, infatti, l’iniziativa proposta dal consigliere Vannucci di compensare l’asserito “oltraggio” subito dalla presenza degli omofobi a Palazzo Vecchio, indossando il prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria, un triangolo rosa quale «monito per non abbassare la guardia». Secondo Vannucci la tavola rotonda svoltasi nella Sala de’ Dugento rende «ancora più forte il dovere di ricordare che all’interno dei lager nazisti furono deportati e trovarono la morte anche migliaia di omosessuali», apparendo «triste dover constatare che a distanza di settant’anni dall’apertura del cancello di Auschwitz ci siano ancora persone e politici anche di caratura nazionale che sentono il bisogno di manifestare contro i diritti degli omosessuali nascondendosi dietro una non meglio compresa libertà d’opinione». L’ingiurioso paragone tra gli aguzzini di Auschwitz ed i relatori del convegno non merita davvero commenti.
Non è da meno la reazione degli altri due consiglieri, De Zordo e Grassi, che in un intervento in aula hanno denunciato la «figuraccia del Sindaco Renzi», accusandolo «di sostenere a parole diritti di “civil partnership”, e di accogliere, poi, nella sala del Consiglio comunale personaggi e realtà omofobe per i quali neppure l’insufficiente proposta Scalfarotto può essere accettabile, e che vogliono togliere libertà e diritti a una parte della popolazione che viene così discriminata».
Spiace davvero che gli onorevoli Ivan Scalfarotto e Giuseppe Fioroni, invitati a partecipare alla tavola rotonda come relatori, non abbiano neppure avvertito la cortesia di declinare l’invito e comunicare la propria assenza. Sottrarsi ad un confronto civile e sereno in un contesto altamente qualificato – qual è stato il convegno di Firenze – rappresenta sempre un’occasione perduta per tutti.
E spiace ancor di più come alcuni consiglieri comunali, che rivestono responsabilità politiche istituzionali, nonostante si siano tenuti debitamente alla larga dalla Sala de’ Dugento, abbiano espresso giudizi sprezzanti sui relatori, senza neppure aver avuto la compiacenza di ascoltare le loro parole. Questo la dice assai lunga sul pregiudizio ideologico che troppo spesso connota coloro che si battono per i cosiddetti diritti LGBT.
IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato
Cliccare qui per scaricare il testo del comunicato
Altri articoli...
- EMENDAMENTI SEMPRE PIU' LIBERTICIDI AL DDL SCALFAROTTO
- UN'ALTRA GRAVE DECISIONE DI UN TRIBUNALE PER I MINORENNI: DOPO BOLOGNA ANCHE A PALERMO UN MINORE VIENE AFFIDATO A COPPIA OMOSESSUALE
- STUPORE DEI GpV PER LE GRAVI AFFERMAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE
- SOLIDARIETA' AL PARROCO DELLA CHIESA DEL PIRATELLO DI IMOLA