AZIONI LEGALI E IMPUGNAZIONE DEI “DECRETI CONTE” IN OCCASIONE DELL’EPIDEMIA DA “CORONAVIRUS”


 

 COMUNICATO STAMPA DEL 28 APRILE 2020

AZIONI LEGALI E IMPUGNAZIONE DEI “DECRETI CONTE” IN OCCASIONE
DELL’EPIDEMIA DA “CORONAVIRUS”


Accogliamo con estremo favore l’iniziativa assunta da altri colleghi e gruppi associativi, tra cui in particolare spicca il Centro Studi Rosario Livatino, che stanno proponendo iniziative legali e impugnazioni al TAR avverso i Dpcm emanati dal governo Conte.

Come Giuristi per la Vita, condanniamo la estrema tardività degli interventi da parte del legislatore e, nel contempo, la grave illiceità del modus procedendi nel gestire la crisi dal punto di vista politico, normativo ed esecutivo.

Per questo valuteremo di intraprendere ogni più opportuna iniziativa, nelle sedi di legge, contro i Dpcm, così come sosterremo analoghe inizitive di altri soggetti, ponendoci in tal modo a disposizione di tutti coloro che ci hanno chiesto un intervento chiaro e netto.

Aiuteremo i sacerdoti che saranno e sono stati sanzionati mentre celebrano le Sante Messe aperte al pubblico, pur adottando idonee misure di sicurezza e distanziamento. Aiuteremo in questo i Vescovi che ce lo hanno chiesto, e tutti i cittadini e le famiglie, i padri di famiglia sanzionati nell’esercizio di diritti fondamentali della persona, gravemente ed illecitamente compromessi e ristretti da meri atti amministrativi monocratici (i dpcm del presidente Conte) senza alcun controllo da parte di leggi statali e quindi del parlamento.

I due decreti legge governativi, hanno solo genericamente descritto (in spregio all’art. 77 della Costituzione e alla legge 400/1988) i casi di possibili restrizioni delle libertà civili delegando ad una componente del potere esecutivo, il Presidente del Consiglio dei ministri, la titolarità di scelta dei tipi di misura da adottare (i “casi”) e il grado d’intensità (i “modi”).

Il che è ancora più grave, dopo ben due mesi dall’inizio di queste misure restrittive, e dopo il susseguirsi di ben 4 dpcm (con il totale silenzio del parlamento e del Presidente della Repubblica) sostanzialmente analoghi e tali da procrastinare situazioni di restrizione pressoché totale: dalla libertà dei bambini di giocare in aree private, alla libertà (prevista da un trattato internazionale, il Concordato) di celebrare le Sante Messe per i fedeli, alla possibilità di operare per i commercianti e gli artigiani di ogni ambito. Tutto questo dopo che a fine gennaio e inizio febbraio, parte della classe politica aveva sottovalutato e irriso il problema Covid 2019, nonostante gli accadimenti in Cina fossero sotto i riflettori mondiali.

Invitiamo chiunque a contattarci per l’adesione ed il sostegno alle nostre iniziative alla seguente mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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