UNIONI CIVILI: IL PRESIDENTE DEI GIURISTI PER LA VITA CONVOCATO DALLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO
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PETIZIONE SULL’EDUCAZIONE AFFETTIVA E SESSUALE NELLE SCUOLE
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PETIZIONE SULL’EDUCAZIONE AFFETTIVA E SESSUALE NELLE SCUOLE
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IL COMUNE DI FAENZA (F.I. E PD INSIEME) APPROVA L’ORDINE DEL GIORNO SULLA FAMIGLIA NATURALE DEI GIURISTI PER LA VITA
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GAY E STILISTA CON IL VIZIETTO DELLA CRISTIANOFOBIA
Thomas Carlyle Ford è una celebrità nel mondo della moda e del cinema statunitense. Noto stilista fondatore del marchio “Tom Ford”, e regista del film A single man, presentato in concorso alla 66ma Mostra internazionale d’arte cinematografia di Venezia, dove si è aggiudicato il Queer Lion per il miglior film a tematica omosessuale. Tom Ford ha una relazione con il giornalista inglese Richard Buckley, e il 23 settembre 2012 la coppia ha annunciato la nascita del “loro primo figlio”, Alexander John Buckley Ford. Si è aggiunto alla “famiglia” ora composta da Tom, Richard, il piccolo Alexander e due cani, Angus e India, dei Fox Terrier a pelo liscio, che sono apparsi nel film A single man.
Tom Ford, ça va sans dire, è uno strenuo attivista dei diritti Lgbt, un accanito difensore della causa omosessualista. È un vero paladino per tutti i gay che si sentono discriminati, offesi e umiliati da ogni forma di omofobia, e in particolare da quella cristiana. Questa sua veste di paladino, però, non gli impedisce di essere un convinto cristianofobo, e di arrogarsi il diritto di offendere e umiliare i fedeli di quella religione. Lo fa anche attraverso la sua nota attività nel campo della moda. L’ultima trovata è il gioiello realizzato per la collezione del prossimo Natale 2014: uno “small penis pendant necklace” a forma di croce, ovvero un pendente da collo raffigurante l’organo genitale maschile in erezione, in cui il patibulum (palo orizzontale della croce) è costituito da due testicoli, e lo stauros (palo verticale della croce) da un pene. Il ninnolo blasfemo è reperibile sia in oro che in argento per la modica somma di 790 dollari.
Sta diventando davvero intollerabile il fatto che la potente ed arrogante lobby gay non solo pretenda di apparire come un gruppo di povere vittime offese ed umiliate, ma che in questa pretesa si arroghi il diritto di offendere e umiliare gli altri. Per la lobby gay, infatti, vale sempre lo stesso slogan: “Omofobia No! Cristianofobia Si”. Tom Ford dovrebbe, in realtà, sapere che da decine di secoli oramai la croce cristiana è oggetto di accanimento blasfemo, fin dal noto graffito di Alessameno, l’immagine trovata al Palatino in cui il Crocifisso è stato raffigurato con la testa d’asino. Vale sempre, però, la regola del motto certosino: Stat Crux dum volvitur orbis. La Croce – quella vera – resta l’unico punto fermo mentre tutto passa. E passeranno anche le croci a forma di pene di Tom Ford.
Pubbilicato su "La Nuova Bussola Quotidiana" del 16 dicembre 2014
SAULO, PAPÀ CORAGGIOSO CONTRO LA DITTATURA GENDER
di Gianfranco Amato
Nell’attuale deriva ideologica che sembra dilagare in maniera inarrestabile nelle scuole, con tutto il suo pericoloso carico di propaganda gender-gay, si registrano, fortunatamente, anche interessanti segnali di opposizione e resistenza da parte di coraggiosi genitori. A fronte di sempre più numerosi insegnati che amano fare a gara per apparire più gay friendly dell’Arcigay, infatti, vi sono padri e madri che non solo rifiutano l’etichetta orwelliana di “genitore 1” e “genitore 2” che la nuova dittatura del pensiero unico pretenderebbe di affibbiargli, ma che osano addirittura sfidare a viso aperto il “Grande Fratello”, invocando il loro sacrosanto diritto di priorità nell’educazione dei propri figli rispetto allo stato, principio riconosciuto, peraltro, come diritto fondamentale dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Tra questi impavidi genitori merita di essere segnalato Saulo Gambelli e la lettera da lui scritta al preside della scuola frequentata dalla figlia. Questo il testo della lettera di cui lo stesso Gambelli ha autorizzato la pubblicazione:
Gentilissimo Signor Preside,
sono il babbo (non genitore 1 o 2) di una ragazzina che frequenta la scuola media Luigi Magi di Asciano, facente parte dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”. Lunedì 1 dicembre 2014, quando mia figlia è tornata da scuola, le ho chiesto, come abitualmente faccio, come fosse andata la sua giornata scolastica. Con un volto serio, lei mi ha riferito di essere stata turbata non poco dagli argomenti affrontati durante la lezione di storia dell’arte. Il tema, quel giorno, verteva sulla figura del grande Leonardo da Vinci. Secondo quanto riferito da mia figlia, però, non si è parlato delle incredibili intuizioni di quell’artista, della bellezza dei suoi disegni con il gioco delle prospettive, del fascino del colore e della profondità delle sue pitture, dell’incanto dei suoi personaggi e paesaggi carichi di espressività e mistero. No, nulla di tutto ciò. Si è cominciato parlando dell’asserita omosessualità di Leonardo Da Vinci. E fin qui nulla di male, se non il fatto che tale orientamento sessuale non risulta storicamente accertato. Quella, però, è stata solo la premessa per arrivare a definire normale il fatto di avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso, o normale il fatto di “fare” (forse intendeva dire produrre) bambini anche in altri modi artificiali, o normale il fatto che gli omosessuali possano adottare minori, per concludere affermando che per fare i bambini esistono più “posizioni”, tutte dettagliatamente descritte nel Kamasutra, libro che i ragazzi possono trovare su internet o in libreria.
SETTIMANALE IL CITTADINO: GIANFRANCO AMATO A GENOVA PER PARLARE DI GENDER E DEI SUOI RISCHI
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GENDER. UNA MINACCIA PER LA FAMIGLIA
Radio Vaticana: Gender una parola spesso sconosciuta che nasconde un’ideologia che minaccia la famiglia e strumentalizza la stessa realtà omosessuale, radicalizzando scontri. Papa Francesco ha sottolineato più volte che i bambini hanno diritto a vivere in famiglia con un padre e una madre, ribadendo il no a famiglie ideologiche (http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/11/17/0856/01831.html) e che "con i bambini e i giovani non si può sperimentare" (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/april/documents/papa-francesco_20140411_ufficio-cattolico-infanzia.html).
In questa puntata parliamo anche delle linee guida dell’OMS sull’educazione sessuale a scuola (http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf), delle aggressioni alle “Sentinelle in piedi”, di omofobia e bullismo. In studio la prof.ssa Dina Nerozzi medico psichiatra; Mario Adinolfi, giornalista e scrittore; l’Avv. Gianfranco Amato presidente dei Giuristi per la Vita; Filippo Savarese portavoce di La Manif Pour Tous Italia. Tanti i contributi audio come quello di Costanza Miriano giornalista e scrittrice. Fonte: http://it.radiovaticana.va/news/2014/12/03/gender_una_minaccia_per_la_fmaiglia/1113107
A RADIO VATICANA LA PROF. A. CARAMICO RINGRAZIA I GIURISTI PER LA VITA
“E’ finito un incubo”. Adele Caramico, l’insegnante di religione di Moncalieri, ingiustamente finita nella bufera mediatica con l’accusa di omofobia, commenta così la chiusura del caso da parte dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte. “La professoressa – si legge in un comunicato – ha svolto la propria funzione educativa nel rispetto dei diritti e della dignità degli studenti”. La docente era stata falsamente accusata da un suo allievo di aver definito l’omosessualità una malattia: la denuncia, smentita dal resto degli studenti, era stata poi amplificata dall’Arcigay. Paolo Ondarza ha intervistato la stessa prof.ssa Caramico
GAY. GIOVANARDI-SACCONI: SOSPENDERE SQUILIBRATA INIZIATIVA MIUR
Roma, 25 nov. 2014 - "E' intollerabile che il ministero dell'Istruzione si sia fatto promotore di un corso di formazione per i vertici nazionali, regionali e provinciali della scuola pubblica, che dietro l'alibi del contrasto alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identita' di genere, propone contenuti di chiaro indottrinamento ideologico. Basta infatti scorrere la lista dei cosiddetti formatori per scoprire attivisti dei movimenti gay e personaggi di cui sono note le posizioni estreme in sintonia con i movimenti LGBT. Da come affrontare il delicatissimo tema dell'educazione sessuale e del contrasto alla discriminazione nelle scuole sono stati viceversa totalmente estromessi insegnanti, educatori, psicologi, associazioni rappresentanti genitori e famiglie non allineate con il pensiero unico del fondamentalismo gay. Ribadiamo, unitamente a queste associazioni, la richiesta al ministro Giannini dell'immediata sospensione di questa squilibrata iniziativa, da ripensare in modo tale a garantire che nella scuola pubblica sia rispettato il pluralismo delle idee". Cosi' il senatore Carlo Giovanardi e Maurizio Sacconi, presidente Gruppo Ncd Senato.
FALSE LE ACCUSE DI OMOFOBIA. LA PROF ATTENDE LE SCUSE
La professoressa Adele Caramico, insegnante di religione cattolica dell’Itis “Pininfarina” di Moncalieri, a chiusura delle indagini interne svolte dal dirigente dello stesso istituto scolastico, è stata pienamente e ufficialmente scagionata dalla falsa accusa di aver proferito espressioni omofobe. Resta l’amara costatazione che per ben venti giorni l’insegnante è stata sottoposta a un vergognoso linciaggio mediatico, che l’ha vista persino additata per strada, quelle rare volte in cui ha avuto l’ardire di uscire di casa. Della sua vicenda se ne è parlato persino alla nota trasmissione televisiva “La Vita in diretta” di RaiUno.
In questi venti giorni la professoressa Caramico si è trovata al centro non solo di una bufera mediatica, ma anche politica. Infatti, sulle sue asserite e false affermazioni omofobe è stata presentata un’interrogazione urgente al ministro Giannini da parte degli onorevoli Lavagno, Zan, Pillozzi, Piazzoni e Marzano, per chiedere «se il ministro fosse a conoscenza delle problematiche sopra esposte e come intendesse procedere per contrastare casi analoghi di omofobia dei docenti negli istituti statali». Gli onorevoli deputi, ora, chiederanno scusa ad Adele Caramico? É’ stata presentata da parte del senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della Commissione Istruzione a Palazzo Madama, un’interpellanza urgente in cui si definiva la vicenda «intollerabile». Il presidente Marcucci, ora, chiederà scusa ad Adele Caramico?
COMUNICATO STAMPA SULL'EPILOGO DELLA VICENDA DELLA PROF. ADELE CARAMICO DELL’ITIS DI MONCALIERI
COMUNICATO STAMPA
Sulla vicenda della Prof. Adele Caramico dell’ITIS di Moncalieri
La professoressa Adele Caramico, insegnante di religione cattolica dell’I.T.I.S. di Moncalieri, a chiusura delle indagini interne svolte dal dirigente dello stesso istituto scolastico, è stata pienamente scagionata dalla falsa accusa di aver proferito espressioni omofobe.
Resta l’amara costatazione che per ben venti giorni l’insegnante è stata sottoposta ad un vergognoso linciaggio mediatico, che l’ha vista persino additata per strada, quelle rare volte in cui ha avuto l’ardire di uscire di casa. Del suo caso se ne è parlato persino alla nota trasmissione televisiva “La Vita in diretta” di RAI1.
In questi venti giorni la Prof. Caramico si è trovata al centro non solo di una bufera mediatica ma anche politica. Infatti, sulle sue asserite e false affermazioni omofobe:
SETTIMANA CONTRO LA VIOLENZA E LA DISCRIMINAZIONE - FACSIMILE DI RICHIESTA CONSENSO INFORMATO
Per il periodo 24-30 novembre 2014, il Ministero dell'Istruzione ha organizzato una "Settimana contro la violenza e la discriminazione", diffondendo la circolare sotto riprodotta (cliccare sull'immagine per scaricare il testo):
Con riguardo a tale settimana, i Giuristi per la Vita propongono ai genitori di inviare la seguente richiesta di consenso informato (cliccare sull'immagine):
Più in generale, ecco il facsimile di richiesta di consenso informato che si propone ai genitori (cliccare sull'immagine):