CONTRO L’ABOMINEVOLE BATTAGLIA PER INCENTIVARE L’ABORTO CHIMICO A DOMICILIO CON IL PRETESTO DELLA PANDEMIA



 

COMUNICATO STAMPA DEL 21 APRILE 2020 – ABORTO CHIMICO

CONTRO L’ABOMINEVOLE BATTAGLIA PER INCENTIVARE L’ABORTO CHIMICO A

DOMICILIO CON IL PRETESTO DELLA PANDEMIA 

L’Associazione Giuristi per la Vita

accoglie e aderisce alla campagna CONTRO l’aborto chimico a domicilio effettuato mediante pillola RU-486 attraverso operazioni di Tele-medicina da remoto o per via telefonica, richiesto con una lettera ai governi europei da parte di ONG nazionali ed internazionali capeggiate da Save the Children, Amnesty International, Human Rights Watch, Planned Parenthood, la sigla sindacale CGIL, le associazioni femministe Non Una di Meno, LAIGA, personaggi pubblici come Roberto Saviano, Laura Boldrini, Valeria Fedeli, Lea Melandri, Marco Cappato, Livia Turco Occorre porre una debita premessa: l’aborto è sempre e solo soppressione di una vita umana innocente senza se e senza ma. Con tale lettera, invero, le suddette ONG puntano a:

  • incrementare l’aborto fai-da-te tornando ad aborti praticati in ambiente domestico, che ricordano le “antiche pratiche” degli aborti clandestini, tanto vituperati dalla classe politica che volle l’introduzione della famigerata legge 194/1978 - aumento del tasso di mortalità causato dalla RU-486, di 10 volte superiore all’aborto chirurgico;

  • obbligo per la paziente, in caso di aborto incompleto con RU-486, di recarsi tempestivamente al Pronto Soccorso per la revisione della cavità uterina, aggravando rischi di contagio per il Covid-19 e con una totale violazione dei diritti del personale sanitario obiettore che sarà costretto a completare l’uccisione del bambino, ancorato all’utero materno;

  • aumento esponenziale dei sintomi da Sindrome Post Aborto, per la visione diretta del corpicino espulso già dotato di fisionomia umana ben distinguibile;

  • bypassare l’obbligo dei 7 giorni di riflessione previsti dalla legge 194/78, portando medici abortisti a compiere, di fatto, un falso ideologico per forzare e accelerare la procedura di aborto;

  • non poter applicare le procedure a base di progesterone per contrastare gli effetti della pillola abortiva qualora la gestante se ne dovesse pentire.

Invitiamo chiunque sia a favore della Vita e contro questo scempio, ad aderire a tale campagna di intervento insieme ad altre associazioni Pro Life e a sensibilizzare sul tema quanti più cittadini possibili e a contattarci per l’adesione alla seguente mail: giuristiperlavita @ gmail.com

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Il Segretario Avv. Filippo Martini 

 

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