IL COMUNE DI FAENZA (F.I. E PD INSIEME) APPROVA L’ORDINE DEL GIORNO SULLA FAMIGLIA NATURALE DEI GIURISTI PER LA VITA
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- Pubblicato Mercoledì, 17 Dicembre 2014 18:39
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GAY E STILISTA CON IL VIZIETTO DELLA CRISTIANOFOBIA
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- Pubblicato Mercoledì, 17 Dicembre 2014 15:00
Thomas Carlyle Ford è una celebrità nel mondo della moda e del cinema statunitense. Noto stilista fondatore del marchio “Tom Ford”, e regista del film A single man, presentato in concorso alla 66ma Mostra internazionale d’arte cinematografia di Venezia, dove si è aggiudicato il Queer Lion per il miglior film a tematica omosessuale. Tom Ford ha una relazione con il giornalista inglese Richard Buckley, e il 23 settembre 2012 la coppia ha annunciato la nascita del “loro primo figlio”, Alexander John Buckley Ford. Si è aggiunto alla “famiglia” ora composta da Tom, Richard, il piccolo Alexander e due cani, Angus e India, dei Fox Terrier a pelo liscio, che sono apparsi nel film A single man.
Tom Ford, ça va sans dire, è uno strenuo attivista dei diritti Lgbt, un accanito difensore della causa omosessualista. È un vero paladino per tutti i gay che si sentono discriminati, offesi e umiliati da ogni forma di omofobia, e in particolare da quella cristiana. Questa sua veste di paladino, però, non gli impedisce di essere un convinto cristianofobo, e di arrogarsi il diritto di offendere e umiliare i fedeli di quella religione. Lo fa anche attraverso la sua nota attività nel campo della moda. L’ultima trovata è il gioiello realizzato per la collezione del prossimo Natale 2014: uno “small penis pendant necklace” a forma di croce, ovvero un pendente da collo raffigurante l’organo genitale maschile in erezione, in cui il patibulum (palo orizzontale della croce) è costituito da due testicoli, e lo stauros (palo verticale della croce) da un pene. Il ninnolo blasfemo è reperibile sia in oro che in argento per la modica somma di 790 dollari.
Sta diventando davvero intollerabile il fatto che la potente ed arrogante lobby gay non solo pretenda di apparire come un gruppo di povere vittime offese ed umiliate, ma che in questa pretesa si arroghi il diritto di offendere e umiliare gli altri. Per la lobby gay, infatti, vale sempre lo stesso slogan: “Omofobia No! Cristianofobia Si”. Tom Ford dovrebbe, in realtà, sapere che da decine di secoli oramai la croce cristiana è oggetto di accanimento blasfemo, fin dal noto graffito di Alessameno, l’immagine trovata al Palatino in cui il Crocifisso è stato raffigurato con la testa d’asino. Vale sempre, però, la regola del motto certosino: Stat Crux dum volvitur orbis. La Croce – quella vera – resta l’unico punto fermo mentre tutto passa. E passeranno anche le croci a forma di pene di Tom Ford.
Pubbilicato su "La Nuova Bussola Quotidiana" del 16 dicembre 2014
SAULO, PAPÀ CORAGGIOSO CONTRO LA DITTATURA GENDER
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- Pubblicato Martedì, 09 Dicembre 2014 15:58
di Gianfranco Amato
Nell’attuale deriva ideologica che sembra dilagare in maniera inarrestabile nelle scuole, con tutto il suo pericoloso carico di propaganda gender-gay, si registrano, fortunatamente, anche interessanti segnali di opposizione e resistenza da parte di coraggiosi genitori. A fronte di sempre più numerosi insegnati che amano fare a gara per apparire più gay friendly dell’Arcigay, infatti, vi sono padri e madri che non solo rifiutano l’etichetta orwelliana di “genitore 1” e “genitore 2” che la nuova dittatura del pensiero unico pretenderebbe di affibbiargli, ma che osano addirittura sfidare a viso aperto il “Grande Fratello”, invocando il loro sacrosanto diritto di priorità nell’educazione dei propri figli rispetto allo stato, principio riconosciuto, peraltro, come diritto fondamentale dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Tra questi impavidi genitori merita di essere segnalato Saulo Gambelli e la lettera da lui scritta al preside della scuola frequentata dalla figlia. Questo il testo della lettera di cui lo stesso Gambelli ha autorizzato la pubblicazione:
Gentilissimo Signor Preside,
sono il babbo (non genitore 1 o 2) di una ragazzina che frequenta la scuola media Luigi Magi di Asciano, facente parte dell’Istituto Comprensivo “Sandro Pertini”. Lunedì 1 dicembre 2014, quando mia figlia è tornata da scuola, le ho chiesto, come abitualmente faccio, come fosse andata la sua giornata scolastica. Con un volto serio, lei mi ha riferito di essere stata turbata non poco dagli argomenti affrontati durante la lezione di storia dell’arte. Il tema, quel giorno, verteva sulla figura del grande Leonardo da Vinci. Secondo quanto riferito da mia figlia, però, non si è parlato delle incredibili intuizioni di quell’artista, della bellezza dei suoi disegni con il gioco delle prospettive, del fascino del colore e della profondità delle sue pitture, dell’incanto dei suoi personaggi e paesaggi carichi di espressività e mistero. No, nulla di tutto ciò. Si è cominciato parlando dell’asserita omosessualità di Leonardo Da Vinci. E fin qui nulla di male, se non il fatto che tale orientamento sessuale non risulta storicamente accertato. Quella, però, è stata solo la premessa per arrivare a definire normale il fatto di avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso, o normale il fatto di “fare” (forse intendeva dire produrre) bambini anche in altri modi artificiali, o normale il fatto che gli omosessuali possano adottare minori, per concludere affermando che per fare i bambini esistono più “posizioni”, tutte dettagliatamente descritte nel Kamasutra, libro che i ragazzi possono trovare su internet o in libreria.
GENDER. UNA MINACCIA PER LA FAMIGLIA
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- Pubblicato Mercoledì, 03 Dicembre 2014 15:42
Radio Vaticana: Gender una parola spesso sconosciuta che nasconde un’ideologia che minaccia la famiglia e strumentalizza la stessa realtà omosessuale, radicalizzando scontri. Papa Francesco ha sottolineato più volte che i bambini hanno diritto a vivere in famiglia con un padre e una madre, ribadendo il no a famiglie ideologiche (http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/11/17/0856/01831.html) e che "con i bambini e i giovani non si può sperimentare" (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2014/april/documents/papa-francesco_20140411_ufficio-cattolico-infanzia.html).
In questa puntata parliamo anche delle linee guida dell’OMS sull’educazione sessuale a scuola (http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf), delle aggressioni alle “Sentinelle in piedi”, di omofobia e bullismo. In studio la prof.ssa Dina Nerozzi medico psichiatra; Mario Adinolfi, giornalista e scrittore; l’Avv. Gianfranco Amato presidente dei Giuristi per la Vita; Filippo Savarese portavoce di La Manif Pour Tous Italia. Tanti i contributi audio come quello di Costanza Miriano giornalista e scrittrice. Fonte: http://it.radiovaticana.va/news/2014/12/03/gender_una_minaccia_per_la_fmaiglia/1113107