Comunicato stampa 10-2013: Solidarietà all'industriale Guido Barilla
COMUNICATO STAMPA 10-2013
L’Associazione Giuristi per la Vita esprime solidarietà all’industriale Guido Barilla per il linciaggio mediatico e relativa campagna di boicottaggio, causato dalle dichiarazioni rilasciate durante la trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24.
In quell’occasione lo stesso imprenditore, pur dichiarando addirittura la propria posizione favorevole rispetto ai matrimoni omosessuali, ha affermato: «non farei mai un spot con una famiglia omosessuale, non per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale». Tanto è bastato per vedersi affibbiare il marchio infamante di omofobo, seguito dall’inevitabile canea dei rancorosi e intolleranti omosessualisti.
I Giuristi per la Vita, pur non condividendo la posizione di Guido Barilla circa i matrimoni tra persone dello stesso sesso, apprezzano la scelta di una promozione commerciale attraverso l’immagine della famiglia naturale, al cui interno viene valorizzato il ruolo della donna-madre, e riconoscono il coraggio dimostrato dallo stesso Barilla nel difendere la famiglia formata da un uomo e una donna. Come ha ricordato l‘onorevole Eugenia Roccella «gli attacchi forsennati delle associazioni gay e l'invito al boicottaggio nei confronti della Barilla dimostrano quanto siano fondati i timori per la libertà di espressione espressi da alcuni durante il dibattito parlamentare sull'omofobia». «Se avere un'idea del matrimonio diversa da quella dei militanti gay – si è chiesta la stessa onorevole Roccella – scatena tutto questo, cosa accadrebbe con una legge come quella appena votata dalla Camera?».
I Giuristi per la Vita difendono il diritto di Guido Barilla ad essere “diverso” rispetto al pensiero unico dominante che si vorrebbe imporre nella società italiana, e segnalano come le intolleranti reazioni che mirano a distruggere la libertà di opinione e di impresa vengano proprio da quelle associazioni e da quegli uomini politici che intendono trasformare in reato penalmente perseguibile il mero fatto di sostenere pubblicamente i principi sulla famiglia contenuti nella nostra Costituzione laica e repubblicana.
Quella dell’industriale Guido Barilla tacciato di omofobia – pur essendo, oltretutto non ostile ai matrimoni gay – è l’ultimo esempio della preoccupante ondata di intolleranza e odio che proviene dalla lobby omosessualista.
IL PRESIDENTE
Avv. Gianfranco Amato
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